Certificazione Biologica
Le produzioni Biologiche sono certificate da enti privati e sono le uniche che possono usare il termine biologico sulle etichette. Sono autorizzati ad operare sul territorio nazionale circa una ventina di enti certificatori.

Ma cosa viene effettivamente certificato?
La Certificazione Biologica, in buona sostanza, non certifica la salubrità del prodotto, più semplicemente si limita a stabilire se un ciclo produttivo segue o meno una serie di regole prestabilite, disciplinari: uso esclusivo di sostanze consentite nei trattamenti, avvicendamenti delle coltivazioni, tempi e modi di concimazione, uso di semi e piante certificate, uso di laboratori certificati, tempi e modalità di stoccaggio, ecc…

Garanzia Partecipata
È un metodo di autocontrollo diffuso e consolidato su tutto il territorio nazionale da diversi anni, promosso dalla rete Genuino Clandestino. Più che di una Certificazione, si può parlare di una “Visita”, ovvero stimolare un rapporto diretto tra il produttore e il consumatore, favorendo la reciproca conoscenza, stima e fiducia.

E noi? Come garantiamo i nostri prodotti?
La Certificazione Biologica presenta alcune criticità, sempre più chiare a causa di
scandali nazionali e non, che fanno sorgere dubbi sull’affidabilità di tali certificazioni.
L’assenza di un certificatore pubblico, l’autonomia di cui godono gli organismi
certificatori privati, le differenti regolamentazioni europee e mondiali, ci spingono
ad adottare il metodo della Garanzia Partecipata.
Un metodo basato sulla responsabilità condivisa e non sul controllo, costruito dal
basso da tutti i partecipanti della filiera, con consapevolezza e criticità.
Un metodo che vuole garantire non solo la salubrità dei prodotti offerti, ma anche il rispetto di chi, con il proprio lavoro, li ha coltivati e trasformati e dell’ambiente
circostante.

Schede di Autocertificazione
Ci siamo dotati di schede di autocertificazione, specifiche per ogni tipologia di prodotto, in cui vanno dettagliatamente riportate le tecniche utilizzate nella produzione, le caratteristiche delle materie prime, i processi produttivi, le quantità medie prodotte, le informazioni riguardanti eventuali criticità ambientali, l’utilizzo di lavoratori dipendenti e il loro numero.
Stiamo ragionando anche su analisi specifiche da effettuarsi necessariamente presso laboratori professionali, ma visto i costi, la riflessione è ancora in corso.

Visita Partecipata
Ricevute le schede si organizza la Visita Partecipata presso il produttore,
occasione in cui si verifica ciò che è stato riportato sulle schede.
È il momento per toccare con mano il luogo di produzione e di stoccaggio, valutare di persona la situazione ambientale, scambiare e condividere idee, impressioni, problemi e analizzare possibili soluzioni.
Partecipano almeno un produttore affine per ogni tipologia di produzione, i consumatori, altri appartenenti alla rete.

Se non emergono criticità, il nuovo produttore viene invitato all’assemblea di gestione successiva per presentarsi e conoscere il gruppo.

Per dare continuità al rapporto in divenire, chi partecipa ai mercati dovrà obbligatoriamente partecipare all’assemblea di gestione mensile, a quelle straordinarie ed almeno alla metà dei mercati mensili organizzati.